San Gemini
Il borgo sorge nei pressi dell’antica via Flaminia. San Gemini potrebbe trarre origine dalla romana Casventum di cui parla Plinio il Vecchio, dimostrazione ne sono i resti di una domus romana, decorata con pavimentazioni a mosaico in via del Tribunale, le cisterne ipogee rinvenute nell’ex complesso monastico di S. Caterina o, ancora, il monumento funerario situato in prossimità del bivio per Terni e Narni, chiamato oggi Grotta degli Zingari.
Il nome della città sembra essere legato al monaco siriano Yemin, che visse qui nell'IX secolo, ma la sua fama mondiale è dovuta all'acqua minerale di altissima qualità, che ha reso celebre San Gemini sin dal 1889.
Tra i luoghi da visitare, spiccano la chiesa di San Francesco, il duomo di Santo Gemine, la chiesetta di San Carlo, il complesso di San Giovanni e le mura di cinta. Non si può perdere il palazzo del Capitano del Popolo o palazzo Vecchio, accanto al quale sorge la torre Esperia con la campana delle adunanze risalente al 1318.
DA VEDERE
La chiesa di San Nicolò fu fondata intorno all’anno 800 da San Geminus, venuto dalla Siria, divenuto monaco benedettino e insediatosi presso un monastero già esistente fuori dalle mura più antiche della città.