Templi di Torre Maggiore
Furono tra i maggiori centri di culto dell'area dei monti Martani. Durante gli scavi sono stati rinvenuti molti bronzetti votivi raffiguranti Marte, o delle semplici figure umane o animali stilizzate.
Dell’impianto primitivo rimane una fossa pressoché circolare, in cui si immette un canaletto; ambedue sono scavati nella roccia e risultano in parte sottostanti alla successiva struttura templare.
Gli attuali resti risalgono all’età repubblicana (dal III al I secolo a.C.), quando il santuario subì consistenti lavori di ristrutturazione e monumentalizzazione, sebbene le preesistenti strutture costituissero già uno dei più importanti centri di culto della zona.
Dalla sommità delle rovine si gode un panorama a 360 gradi. Si può facilmente vedere l'intera catena dei Martani e lo sguardo spazia fino a Todi e a Perugia (nelle giornate più limpide). Verso Sud-Est si possono invece ammirare le cime della Valnerina e del Terminillo e, a volte, anche il Gran Sasso.