Tra Chiese e Abbazie alla ricerca di San Benedetto
Benedetto da Norcia vissuto nella prima metà del VI secolo d.C., fu l'iniziatore dell’Ordine che porta il suo nome e che insieme al Francescano è tra i più importanti del Medioevo.
I benedettini contrapponevano all'ascetismo tipico del monachesimo orientale la regola Ora et Labora, sottolineando la fusione tra l’atto contemplativo ed operativo. Lo stile di vita cenobitica che ne derivò raccolse numerosi adepti, e determinò la costruzione di abbazie e monasteri in tutta Italia e ed in particolare in Umbria.
I luoghi di culto, all’epoca, rappresentavano veri e propri centri economici e culturali.
Strutture complesse e comunitarie, vere e proprie cittadelle, caratterizzate da coltivi, granai, magazzini, biblioteche in cui i monaci amanuensi trascrivevano testi classici e sacri latini e greci.
Le tappe degli itinerari benedettini nell'Umbria meridionale intersecano gioielli architettonici di rara bellezza e pregio ambientale.
Scopriamone alcuni…
LE TAPPE DELL'ITINERARIO
Lungo il percorso che collega Stroncone a Miranda si incontrano i resti dell’abbazia di San Benedetto che prende il nome “fundis” dalla vicina fonte dei monaci.
Appartata tra il verde dei boschi del Monte Santa Croce, nel territorio di Narni, l’abbazia benedettina di San Cassiano ha il fascino dei luoghi che custodiscono secoli di storia.
La chiesa di San Nicolò fu fondata intorno all’anno 800 da San Geminus, venuto dalla Siria, divenuto monaco benedettino e insediatosi presso un monastero già esistente fuori dalle mura più antiche della città.
L'abbazia di San Pietro in Valle ha una storia plurimillenaria e affonda le sue radici nell’alto medioevo