Abbazia di San Pietro in Valle, Ferentillo
Intorno al 500 d.c., trecento monaci, fuggiti dalla Siria, si insediarono nelle montagne della Valnerina per evangelizzarne le popolazioni. Questi monaci fondarono eremi e abbazie, tra cui San Pietro in Valle che fu realizzata grazie a Faroaldo I, fondatore longobardo del Ducato di Spoleto. In breve tempo il nuovo centro religioso divenne un importante punto di riferimento per tutto il territorio. La comunità era organizzata secondo la Regola benedettina, attirò in poco tempo numerosi monaci, e, grazie alla protezione dei duchi longobardi di Spoleto, divenne un centro di potere di notevole importanza. Le vicende successive al dominio longobardo non modificarono sostanzialmente il ruolo svolto dall’abbazia, che continuò nei secoli a svolgere la sua funzione di centro religioso e caposaldo difensivo degli interessi, prima dell’Impero, e poi dello Stato Pontificio. Agli inizi del secolo scorso, l’ultimo discendente della famiglia Ancaiani vendette il convento alla famiglia Costanzi che, dopo un intervento di restauro ultimato nel 1998, lo ha trasformato in una residenza d’epoca. Il complesso, arroccato, in posizione defilata rispetto alla valle, appare come un unico nucleo fortificato su cui spicca il campanile dell’XI secolo che presenta inserti scultorei di origine romana. La chiesa ha la facciata rivolta ad ovest ed è a navata unica, apparentemente spoglia, ma in realtà, conserva tesori lapidei e sarcofagi di epoca romana e longobarda di grande valore storico artistico. Sicuramente, ciò che rende particolarmente interessante la chiesa è il ciclo di affreschi del XII secolo che orna le pareti laterali, con scene che raffigurano l’Antico testamento a sinistra e il Nuovo testamento a destra. Questi affreschi sono caratterizzati per la prima volta da movimento, prospettiva e naturalismo e costituiscono un punto di riferimento per il superamento della rappresentazione statica bizantina. Il convento è realizzato intorno ad un chiostro ornato da colonne su tre lati e, sul quarto, da una scalinata che porta al piano superiore dove sono distribuite le celle dei frati. All’esterno una terrazza panoramica dove si svolgeva il mercato.