Palazzina Alterocca
Quando decise, quindi, di costruire una palazzina in Corso Tacito, strada principale della città da poco realizzata per volere dell’amministrazione comunale, pensò a qualcosa che lasciasse il segno, ma che nello stesso tempo potesse ospitare alcune delle sue attività. Una palazzina direzionale, in sostanza.
Affidò perciò il progetto all’architetto di maggiore spessore disponibile a Terni, che era in quel periodo (1901), Cesare Bazzani.
E Bazzani gli prospettò l’opportunità di realizzare una costruzione che unisse le tendenze classicheggianti tanto care al progettista, con alcuni elementi Liberty, secondo una corrente piuttosto in voga, allora.
Ne è nata la palazzina Alterocca, che univa gli uffici da cui si amministravano tutte le iniziative d’impresa con alcune di queste, a cominciare dalla libreria, per giungere agli impianti che regolavano il traffico telefonico cittadino, che proprio la Alterocca gestiva. Anzi, l’esigenza di ospitare strutture tecniche per quel tempo ultramoderne fornì al progettista l’occasione di inserire un elemento decorativo in più, la torretta dei telefoni che fu realizzata nella parte opposta della palazzina rispetto a Corso Tacito. Bazzani si richiamò ai campanili di alcune chiese barocche nella realizzazione di una struttura che aveva pur sempre un certo legame con un elemento della modernità (la rete telefonica che Terni fra le prime città d’Italia ebbe a disposizione. Quella torretta è restata in uso per strutture telefoniche fino agli anni 1980).
Ovviamente una parte della palazzina fu destinata all’abitazione della famiglia Alterocca.
Un esempio di architettura eclettica, il più consistente a Terni, quella palazzina innalzata su pilastri costituiti da colonnine di ghisa, con ampie vetrate e decorata con motivi floreali, contenente una ulteriore innovazione inserita da Cesare Bazzani il quale, realizzando una costruzione all’angolo tra due vie, progettò due diversi aspetti prospettici, quasi a dare l’impressione di trovarsi di fronte costruzioni diverse se si osservava la palazzina da una via o dall’altra.
L’esterno della Palazzina Alterocca, che costituì per Cesare Bazzani la prima occasione di lavoro a Terni, è stato negli anni ben mantenuto, non altrettanto può dirsi dell’interno adattato alle esigenze di una banca che a tutt’oggi l’occupa.