Palazzo della Camera di Commercio
Il neonato Consiglio provinciale per l’economia corporativa (poi Camera di Commercio) fu inizialmente ospitato nella palazzina Pontecorvi che s’affacciava su piazza Tacito ed oggi sostituta da un fabbricato che ospita uffici ed una banca.
Il progetto è dell’ingegnere Angelo Guazzaroni che cercò di applicare la linee del modernismo, allora molto in voga e che è impropriamente denominato come architettura fascista. Si volle una sede che fosse espressione del modernismo, quindi, ma il risultato non fu all’altezza delle aspettative.
Per la costruzione del palazzo fu scelta un’area prossima a piazza Tacito, in un punto in cui sorgevano in precedenza le mura medievali cittadine. Un tratto di quelle mura, che traversava via Cesare Battisti e piazza Tacito era stato già abbattuto in ossequio alla scelta del piano Lattes-Staderini, improntato alla modernità e alla logica dell’efficienza e quindi non rispettoso delle testimonianze storiche preesistenti. Per far spazio al nuovo palazzo si proseguì nell’opera di demolizione che proseguì fino alla zona retrostante la chiesa di San Francesco.
Due le facciate: una, non la principale, guarda su via Cesare Battisti, l’altra si rivolge verso piazza Tacito. E’ questa la facciata principale la quale mantiene due aquile, simboli del periodo fascista in cui il palazzo venne realizzato, oltre agli stemmi dei quattro centri maggiori della Provincia: Terni, Narni, Orvieto, Amelia ed ha come tratto caratteristico una torre d’angolo su cui si trova un grande orologio che si voleva fosse visto fin da piazza Tacito.
La torre, l’orologio e il portale d’ingresso decentrato provocarono l’intervento del Comune di Terni, in sede di approvazione del progetto. Il podestà scrisse una lettera contestando tali “anomalie” e suggerendo alcune modifiche. Chiedendo cioè che nel portale fossero almeno utilizzati motivi architettonici che s’armonizzassero al resto della facciata; che l’altezza delle finestre fosse uniformata tra le due facciate; che la torre fosse alzata. Suggerimenti nella quasi totalità presi in considerazione e rispettati.
Caratteristico il suono della sirena, che scandisce gli orari nelle fabbriche, ad annunciare il mezzogiorno.